Presentazione del Santorale di Giovanni XXIII
Sabato 10 giugno 2023, dalle ore 10.00 alle ore 12.30, presso la sede della Fondazione, a Bergamo Alta, in via Arena 26, alla presenza di S.Em. il cardinale Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero per le Cause dei Santi, e di S.E. monsignor Francesco Beschi, vescovo di Bergamo, viene presentato il “Santorale di Giovanni XXIII”.
Dopo i saluti istituzionali, il programma della mattinata prevede un’introduzione di monsignor Goffredo Zanchi, presidente del Comitato scientifico della Fondazione, la lectio magistralis del cardinale Marcello Semeraro e un intervento conclusivo di don Ezio Bolis, che ha curato il volume insieme al professor Alessandro Angelo Persico.
L’opera, promossa dalla Fondazione Papa Giovanni XXIII, comprende una quindicina di saggi di vari autori, dedicati ai santi che hanno ispirato Angelo Giuseppe Roncalli contribuendo in modo decisivo al suo cammino umano, spirituale e sacerdotale. Nella Prefazione, il cardinale Semeraro scrive: «Questo Santorale contiene, oltre alla densa introduzione, saggi davvero di valore, che permettono di entrare nella spiritualità di Angelo Giuseppe Roncalli – San Giovanni XXIII e di conoscerla meglio. Questa raccolta di studi aggiunge un tassello prezioso e senz’altro originale ai numerosi studi dedicati negli ultimi decenni al papa bergamasco. A ben vedere, la sua figura è stata spesso accostata sotto il profilo storico, biografico, psicologico, ecclesiologico e spirituale. Mancava però una riflessione che ponesse in rilievo l’influsso che i santi hanno avuto nella sua formazione e maturazione umana, cristiana e sacerdotale. Da questo studio emerge che nella sua opera di “aggiornamento” della Chiesa, papa Roncalli si è costantemente ispirato ai santi Benedetto da Norcia, Gregorio Magno, Francesco d’Assisi, Ignazio di Loyola, Carlo Borromeo, Francesco di Sales, Gregorio Barbarigo… Sono loro i veri riformatori della Chiesa perché hanno vissuto la fede con originalità, incarnandola in forme diverse che resero possibili anche le riforme allora necessarie per la santità della Chiesa stessa. Questo libro è anche un invito a considerare il valore dell’agiografia: lo studio dei santi offre chiavi insostituibili per comprendere il mistero di Dio e la vita cristiana. Scrivere e parlare di santi non ci porta fuori dal mondo, né ci avvilisce il confronto tra loro e le nostre fragilità. Al contrario, essi ci incoraggiano e arricchiscono la nostra umanità»