Perché fare testamento?
È una domanda che, in molti casi e soprattutto in Italia, non viene nemmeno posta. In genere si è intimoriti dal redigere questo atto che suscita titubanza e perplessità; si preferisce rimandare ogni decisione a un futuro indefinito e indefinibile.
Inoltre, nella coscienza comune, il testamento è considerato un atto tipico di chi è in possesso di notevoli ricchezze o di chi desidera suddividerle fra persone che a volte non coincidono con i congiunti più stretti che avrebbero diritto per legge a ereditare. In Italia, tra l’altro, dal momento che lo Stato – attraverso norme di legge – definisce a quali dei nostri parenti andranno i nostri averi, ci libera dall’impegno di decidere noi stessi a chi assegnare in eredità i nostri beni.
In realtà il testamento è l’unico strumento che ci permette – in vita – di scegliere a chi affidare tutte le nostre sostanze. Questo atto garantisce il rispetto della volontà di chi lo scrive, permette di aiutare i parenti nei modi ritenuti migliori e dà la possibilità di dimostrare una bella sensibilità sociale e religiosa attraverso un contributo lasciato a un’opera che possa valorizzarlo negli anni futuri. Fare testamento consente di sostenere “buone cause”: permette di destinare parte dei propri beni a Enti che non abbiano scopo di lucro e che perseguano finalità culturali e spirituali, come la Fondazione Papa Giovanni XXIII di Bergamo.
Chi può fare testamento?
Per fare testamento in modo corretto è opportuno avvalersi di un notaio che potrà offrirci la sua competenza professionale e la garanzia di custodia dell’atto, ad un costo tanto accessibile quanto proporzionato alla complessità della stesura dell’atto.
Può comunque fare testamento chiunque abbia compiuto la maggiore età e sia capace di intendere e di volere. Anche chi ha problemi fisici e non è in grado di firmare può fare testamento dettando ad un notaio, alla presenza di due testimoni, le proprie volontà. Ricordiamo altresì la possibilità di modificare il testamento successivamente e ogniqualvolta lo si desideri, a fronte di particolari eventi.
Quali altri modi per donare?
Oltre alle devoluzioni effettuate per testamento e con atti di donazione, è possibile essere sostenitori della Fondazione Papa Giovanni XXIII di Bergamo anche tramite una polizza vita. Infatti, è facoltà infatti dell’assicurato indicare la Fondazione Papa Giovanni XXIII di Bergamo quale beneficiario finale, avendo cura di non danneggiare gli aventi diritto a una quota di legittima. Chi desiderasse nominare la Fondazione Papa Giovanni XXIII di Bergamo quale beneficiario della sua polizza vita, lo comunichi all’atto della sottoscrizione, o anche successivamente, alla compagnia assicurativa, oppure direttamente nel testamento stesso.
È possibile donare subito?
Sì, certo, è possibile effettuare un donazione in vita. Normalmente questa – che riguarda beni mobili e oggetti personali di particolare valore – può essere effettuata con un atto notarile ed è esente da imposte e tasse.
I tipi di testamento
Diverse sono le forme e le modalità con le quali è possibile redigere un testamento. Sostanzialmente però i tipi di testamento più utilizzati sono due: il testamento pubblico e il testamento olografo.
Il testamento pubblico:
Si redige direttamente dal notaio, con la presenza di chi fa il testamento (testatore) e di due testimoni.
Il notaio conserva nei propri atti il testamento che viene così messo al riparo da ogni evento naturale o umano (incendio, dispersione ad opera di persone interessate).
Il testamento olografo:
È la vera e propria compilazione delle proprie volontà testamentarie scritte a mano direttamente dal testatore. Naturalmente il testamento in questa forma non deve recare cancellature e tutte le parole scritte devono essere chiare e leggibili.
Non può essere redatto a macchina o a computer né tanto meno essere scritto da altri (ad es. sotto dettatura).
Il documento al termine deve recare la data e la firma per esteso con nome e cognome. Si consiglia comunque di scriverne 3 copie e così distribuite:una copia depositata presso un notaio di fiducia
una copia consegnata a persona di fiducia
una copia conservata in luogo sicuro
Le domande frequenti sul testamento… e le risposte
Qual è il grado di parentela fino al quale i miei familiari potrebbero ereditare i miei beni?
La legge, in mancanza di testamento, riconosce diritti di successione al coniuge, ai figli e, in mancanza di questi, ai parenti (fratelli, sorelle e cugini) del testatore entro il sesto grado (eredi legittimi).
E se non vi sono assolutamente parenti?
La legge stabilisce che in assenza di parenti (sempre entro il sesto grado) l’intero patrimonio venga attribuito allo Stato.
Perché fare testamento se il coniuge eredita automaticamente ogni bene?
Perché al coniuge per legge è destinata solo una quota del patrimonio e il testatore è comunque libero di destinare a chi desidera la parte restante del proprio patrimonio (quota disponibile) avendo cura di non ledere eventuali altri parenti legittimari.
Quali imposte è necessario pagare?
La Fondazione Papa Giovanni XXIII di Bergamo è stata riconosciuta “Fondazione di Religione e di Culto con Decreto del Ministro dell’Interno del 7.12.2011 ed iscritta nel Registro prefettizio delle persone giuridiche al n. 42 in data 10.01.2012. Per questo motivo, qualora un contributo fosse devoluto alla nostra opera, non sarebbe gravato da nessuna tassa di successione e donazione.