È fresco di stampa il quaderno 2019 di Ioannes XXIII. Annali della Fondazione Papa Giovanni XXIII. Esso è dedicato in gran parte all’esperienza missionaria di Papa Roncalli. L’ampio saggio di Goffredo Zanchi indaga il contesto bergamasco che ha contribuito alla crescita di una forte sensibilità missionaria nel futuro papa. Fin dal 1912, il vescovo di Bergamo, Radini Tedeschi, istituisce il Segretariato per l’Opera della propagazione della fede e specialmente per le missioni italiane all’estero, un organismo che ha sostenuto una vera e propria militanza missionaria, attraverso un linguaggio comprensibile a tutti.
Dopo la Prima guerra mondiale, si riprendono spunti formulati sin dagli inizi del Novecento, incentrati su un maggiore rispetto delle culture indigene, su un’implantatio ecclesiae sganciata da istanze di neocolonialismo eurocentrico e su una diretta dipendenza di tutto il movimento missionario dalla Santa Sede. È in questo quadro che matura la chiamata a Roma di Angelo Giuseppe Roncalli, presidente dal 1921 del Consiglio italiano dell’Opera della propagazione della fede, l’ente soggetto direttamente alla Congregazione de Propaganda fide e volto a coordinare il rinnovato movimento missionario. La sua direzione, come evidenziato nel contributo di Emilio Conte, inserisce le diocesi italiane all’interno della vasta mobilitazione missionaria promossa dal papa, intorno a eventi come l’Anno Santo e l’Esposizione universale. Rileggendo in chiave missionaria la successiva attività diplomatica del prelato bergamasco in Bulgaria e Turchia-Grecia, emerge tutta la pregnanza del pensiero missionologico che Roncalli elabora in quegli anni.
Lo studio di Federico Creatini sull’organizzazione delle Opere di carità veneziane dal 1953 al 1958, mette in evidenza l’importanza della dimensione caritativa nella pastorale del patriarca Angelo Giuseppe Roncalli, collocandola nel contesto della trasformazioni sociali ed economiche della diocesi lagunare, dove in quegli anni scoppia la questione operaia.
Per la sezione “Documenti”, Alessandro Angelo Persico presenta i principali documenti che riguardano la riforma dell’ordinamento degli studi seminaristici proposta da Giacomo Maria Radini Tedeschi e dai superiori bergamaschi fra 1906 e 1907: da un lato, il progetto per un biennio di specializzazione integrato al quadriennio teologico; dall’altro lato, il programma completo, con una revisione dell’intero percorso formativo, rivisto anche sulla base della successiva specializzazione in studi sacri.
Nella sezione “Archivio”, Luca Testa ragguaglia su un fondo significativo riguardante Gustavo Testa, nato a Boltiere (BG) nel 1886 e morto a Roma nel 1969, creato cardinale nel 1959 da papa Giovanni XXIII. Dal carteggio tra Testa e Roncalli, contemporanei, emergono legami di una profonda amicizia che li ha uniti fin dalla giovinezza, inizialmente in senso filiale del primo verso il secondo, poi sbocciata in sentimenti di sincero affetto e fraternità sacerdotale ed episcopale.
La rubrica “Vita della Fondazione” presenta parte del lavoro svolto nel corso del 2019 circa lo studio e la divulgazione del patrimonio giovanneo.
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