Papa Roncalli, protagonista della storia del ’900
Nell’ambito delle iniziative accademiche per il 50° anniversario dell’Università di Bergamo, giovedì 17 maggio, alle ore 17.30, nell’Aula Magna di S. Agostino, si terrà un dibattito sulla figura di Angelo Giusepe Roncalli – Papa Giovanni XXIII, che ha segnato la storia del Novecento.
L’appuntamento cade nei giorni in cui Bergamo si prepara ad accogliere il corpo santo di Papa Roncalli e costituisce un’occasione interessante per conoscere e apprezzare alcuni tratti poco noti del suo operato, con un approccio scientifico e insieme divulgativo.
Dopo un breve indirizzo di saluto da parte del Rettore magnifico dell’Università di Bergamo, prof. Remo Morzenti Pellegrini, del Vescovo di Bergamo, mons. Francesco Beschi, e del Presidente della Fondazione Papa Giovanni XXIII, Armando Santus, la discussione accademica si articolerà in tre momenti:
1) Roncalli nella Bergamo di inizio 900, tra contrasti sociali e sfide culturali. Nei suoi primi anni di sacerdozio, il futuro papa lavora a fianco di mons. Radini Tedeschi, personalità di spicco nella Chiesa italiana tra Otto e Novecento. Egli tenta di governare gli incipienti processi di secolarizzazione rilanciando il Movimento cattolico, per una presenza più incisiva dei cattolici nella società e nel mondo operaio, e promuovendo un programma sociale più avanzato. Riconosce le nuove forme dell’organizzazione sindacale e affida maggiore responsabilità ai laici in campo politico e sociale.
2) Roncalli e il rapporto con gli Ebrei. L’impegno di Roncalli in favore del popolo ebraico costituisce un capitolo importante nella sua decennale permanenza a Istanbul, dall’inizio del 1935 alla fine del 1944, anni nei quali si consuma il dramma della Shoah. Il futuro pontefice si incontra più volte con le organizzazioni ebraiche e i gruppi di profughi in fuga dagli orrori nazisti e diretti in Palestina attraverso il corridoio neutrale della Turchia. Questa esperienza, insieme ai frequenti contatti, da patriarca di Venezia, con la comunità ebraica della città lagunare, porteranno Papa Giovanni XXIII non solo ad abolire dalla preghiera del Venerdì santo un riferimento che suona offensivo agli orecchi degli Ebrei, ma anche a inserire nell’agenda conciliare la questione dei rapporti tra cristiani e mondo ebraico, gravati da lunghi secoli di pregiudizi e ostilità.
3) Roncalli e la politica internazionale tra guerra fredda e distensione. La lunga esperienza displomatica di Roncalli lo rende pienamente consapevole dei complessi meccanismi internazionali e della necessità di una mediazione continua per costruire una convivenza pacifica. Dopo un’intera esistenza trascorsa a seminare pace in vari contesti segnati da divisioni, conflitti e guerre, nel contesto della drammatica crisi di Cuba che rischia di far esplodere un nuovo conflitto mondiale, Papa Giovanni offre al mondo l’enciclica Pacem in terris, uno dei suoi frutti migliori del suo pontificato.
Il dibattito sarà condotto e moderato dal Direttore de L’Eco di Bergamo, dott. Alberto Ceresoli.
Tre giovani storici, che stanno conducendo i loro studi su temi attinenti al magistero roncalliano, si alterneranno nell’istruire le questioni principali, arricchendo il confronto con riflessioni e interrogativi: Alessandro Angelo Persico, ricercatore di Storia Contemporanea all’Università Cattolica del S. Cuore di Milano; Mattia Tomasoni, dottorando presso la Pontificia Università Gregoriana; Federico Creatini, dottorando all’Università di Bergamo.
Nella discussione sarà coinvolto come esperto Ezio Bolis, professore ordinario di Storia della Spiritualità alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, docente di Storia del Cristinesimo presso l’Università di Bergamo e Direttore della Fondazione Papa Giovanni XXIII.
Alcuni spezzoni di filmati storici arricchiranno il dibattito e forniranno gli spunti per le domande e le risposte.